Agnès Gabriel, Merci, Monsieur Dior, Giunti, 2020, pp. 432, € 14,90.
1946. In fuga da un fidanzamento infelice e dalle
ristrettezze della vita di provincia, Célestine lascia la Normandia per cercare
fortuna a Parigi. Qui è accolta dalla sua migliore amica Marie, che lavora come
cameriera e la guida attraverso la città che sta risorgendo dagli orrori della
guerra. Fingendo di fare shopping nelle lussuose Galeries Lafayette, le due
sognano una vita diversa. Finché Célestine non si imbatte in un annuncio per un
posto da segretaria: non immagina certo che di lì a poco si ritroverà nel
sontuoso palazzo dello stilista Christian Dior, in crisi per la presentazione
della sua prima collezione. La naturale grazia di Célestine incanta Dior,
dandogli l’ispirazione per la nuova linea. In poco tempo la ragazza diventa la
sua più stretta collaboratrice, la sua più intima confidente e infine la sua
musa. In una città in cui la gente, dopo le privazioni della guerra, ha un
disperato desiderio di ritrovare la bellezza, le creazioni di Christian Dior
sbocciano come fiori, presentando uno stile e un’idea di femminilità
completamente nuovi e incantando le parigine con la loro raffinatezza. In
questo nuovo mondo sfavillante, Célestine conosce l’affascinante Jean-Luc,
giornalista del Figaro, ma non sa che nel frattempo qualcuno sta tramando
nell'ombra e potrebbe mettere a rischio il suo legame con Monsieur Dior… Tra
meravigliosi abiti, stoffe e profumi, una vera immersione nell'atmosfera
dell’epoca e della città.
Un racconto che intreccia realtà e fantasia, narrando quelli che sono stati gli esordi della grande e famosa casa di moda di Christian Dior.
In questo libro più che al Dior stilista si dà spazio al Christian, uomo che ama la sua riservatezza e che, quando rientra a casa, smette quasi di essere il couturier.
La storia dello stilista si intreccia con quella di Célestine, una giovane ragazza che si trasferisce a Parigi per provare a ricostruire la sua vita, frantumata dalla guerra.
Il libro ci porta in una dimensione e in un periodo a noi lontano ma ci fa vivere i sogni e le speranze che tutti avevano e inseguivano dopo gli anni terribili e drammatici della guerra.
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