Per dieci minuti

 Chiara Gamberale, Per dieci minuti, Feltrinelli, 2013, pp. 192, € 9.50.


Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere.

Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca. Chiara non ha niente da perdere, e ci prova. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima. Lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l’hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto. Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare. Con la profonda originalità che la contraddistingue, Chiara Gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. E dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.


Ho letto questo libro di Chiara  Gamberale forse con troppe aspettative. Avevo letto altri suoi libri che mi avevano completamente rapita. Questo non ha avuto lo stesso effetto, anzi, alla fine, mi ha lasciato un po' di amaro in bocca, a tratti mi ha provocato anche rabbia nei confronti della protagonista, nel ruolo quasi esclusivo di vittima, incapace, in un certo senso, di vedere i suoi errori.

Sicuramente è un libro che offre diversi spunti di riflessione e ci spinge anche a interrogarci sulla nostra vita, sulla direzione che le stiamo dando e sulle azioni che compiamo quotidianamente.

Chiara, la protagonista del libro, mi è sembrata troppo concentrata su se stessa, sul proprio dolore, sui propri problemi, diventando incapace di vedere tutto ciò che le stava intorno.

Tutti viviamo dei momenti di difficoltà, ma credo che sia proprio in quelle circostanze che dobbiamo cercare dentro di noi la forza per superarli e per rialzarci. Questo è quanto cerca di far capire la sua psicoterapeuta a Chiara quando la invita a fare un gioco: ogni giorno, per dieci minuti, deve provare a fare qualcosa che non ha mai fatto prima. E sarà facendo questo esperimento che Chiara scoprirà un mondo di cui non si era mai accorta prima, che era parte di tutto ciò che la circondava, ma che lei, troppo concentrata su se stessa, non riusciva a vedere.

Purtroppo capita un po' a tutti di essere troppo concentrati su noi stessi per accorgerci di ciò che succede attorno a noi. Così facendo, però, rischiamo di perderci troppe cose che potrebbero regalarci qualcosa di bello.



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