L'Emporio del Cielo e della Terra
James McBride, L'Emporio del Cielo e della Terra, Fazi Editore, 2024, pp. 420.
Traduzione di Silvia Castoldi.
Cartaceo €19,00.
Ebook €9,99.
James McBride, uno degli autori americani contemporanei più
brillanti, già vincitore del National Book Award, torna con un capolavoro
assoluto che negli Stati Uniti è stato il romanzo letterario più importante
dell’anno.
Nell’America degli
anni Trenta, il quartiere di Chicken Hill a Pottstown, Pennsylvania, è una
vivace comunità in cui persone di colore e immigrati ebrei convivono
condividendo sogni e sofferenze. I coniugi Moshe e Chona, originari dell’Est
Europa, sono profondamente legati alla gente del posto, che aiutano sempre come
possono, e nel tempo sono diventati un punto di riferimento per tutti. Un
giorno bussano alla loro porta i vicini Nate e Addie: il nipote Dodo, un
ragazzino di dodici anni rimasto sordo in seguito a un incidente domestico, è
in pericolo; sua madre è venuta a mancare, il piccolo ora è orfano e gli zii
hanno ricevuto una lettera. Dodo verrà prelevato dalle autorità per essere
mandato in un istituto speciale per ragazzi con problemi. Moshe e Chona
accettano di nasconderlo, ma in seguito a una soffiata si reca sul posto Doc
Roberts, un medico bianco e razzista che finisce per aggredire la donna mentre
Dodo, unico testimone, viene portato via dalla polizia. Non tutto, però, è
perduto…
L’Emporio del Cielo e della Terra, votato come uno dei migliori cento libri degli ultimi venticinque anni dai lettori del «New York Times» e per oltre trenta settimane consecutive stabile ai vertici delle classifiche di vendita americane, è un potente romanzo intriso di speranza: un inno alla forza salvifica dell’amore che dimostra come la solidarietà sia in grado di abbattere tutti i muri.
L’Emporio del Cielo e della Terra è il racconto di una comunità variegata di Chicken Hill, in Pennsylvania, negli anni Trenta. Una comunità composta da bianchi, neri, ebrei, cattolici, presbiteriani, immigrati europei arrivati nel Nuovo Mondo alla ricerca di libertà e di una vita migliore.
È un racconto pieno di amicizia, solidarietà, condivisione, ma anche di pregiudizi, diffidenza, razzismo.
All’inizio del libro non sembra ben chiaro il fine dove si voglia giungere: è un affresco della comunità e dei suoi abitanti, come se l’autore ce li volesse presentare. Chona e Moshe che ci guideranno lungo l’intero racconto. Entrambi ebrei, lei americana lui immigrato romeno, si innamorano e si sposano. Chona gestisce l’Emporio del Cielo e della Terra che rappresenta un punto di riferimento per l’intera comunità. Chona tratta tutti allo stesso modo, non conosce differenza tra bianchi e neri, non sopporta le ingiustizie e non si fa problemi a denunciarle. Tutti la ammirano e tutti le vogliono bene.
Poi ci sono i neri Nate e Addie che aiutano Moshe e Chona nelle loro attività, Fatty, Gazza, Bernice che si impegneranno ad aiutare Nate e Addie quando ne avranno bisogno.
L’Emporio del Cielo e della Terra è un libro che ci parla dell’importanza della solidarietà, dell’inclusione, de’l'integrazione, ricordandoci che, al di là del colore della pelle, della religione in cui crediamo, del posto dal quale veniamo, siamo tutti per prima cosa esseri umani.
Un libro assolutamente attuale, che ci spinge a riflettere e a non dimenticare che molti dei nostri avi sono stati, a loro volta, immigrati, stranieri in terra straniera, vittime di ingiustizie, pregiudizi e razzismo, e che tutti noi dovremmo provare a non commettere ancora gli errori del passato e di chi, probabilmente, non aveva gli strumenti per comprendere quanto un pregiudizio possa ferire e fare male.
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