M. Il figlio del secolo
M. Il figlio del secolo. La serie. Con Luca Marinelli
Regia: Joe Wright
Ho visto la serie M. Il figlio del secolo. Avevo già letto il libro e quindi immaginavo cosa sarei andata a vedere, ma devo dire che la serie mi ha positivamente colpito.
È molto fedele al libro e alla Storia e Marinelli, che interpreta Mussolini, è superlativo.
La figura di Mussolini, nella serie, viene fuori, a tratti, in modo grottesco a macchiettistico. Ma credo che il grottesco fosse la cifra e la caratteristica principale di quegli anni. Nella serie, così come nel libro, viene da chiedersi come siano stati possibili la maggior parte degli avvenimenti dalla Marcia su Roma all’immobilizzazione del Parlamento: tutto appare come se tutti quanti fossero incapacitati a reagire di fronte agli spropositi di Mussolini, come se tutti fossero stati anestetizzati dalle sue parole. Eppure dalla serie Mussolini non viene fuori come una personalità caratterizzata da forza e vitalità anzi, per molti versi, Mussolini è un uomo piccolo, un uomo che odia le donne e che sarebbe stato pronto a fuggire se la Marcia su Roma fosse fallita, un uomo che si prende i meriti delle idee di altri, un uomo che non si fa scrupoli nel momento in cui deve scaricare il suo amico e collaboratore fedele di sempre per salvare sé stesso. In fondo lo sappiamo: Mussolini ha sempre pensato solo a sé stesso.
Marinelli, come ho detto, in questa interpretazione, è bravissimo. E lo capisco e non lo giudico, quando dice che ha sofferto a interpretare questo ruolo: credo che chiunque abbia un po’ senso di giustizia, di libertà non può far altro che soffrire di fronte a ciò che la Storia ci ha riservato.
La serie è scritta e diretta magistralmente, la fotografia poi mi ha colpito particolarmente. La luce è una luce caravaggesca, è il buio a dominare, sembra che ci sia una notte perenne e quando c’è uno spiraglio di luce è minimo e indirizzato unicamente verso un unico punto, come succede, appunto, nei dipinti di Caravaggio dove la luce emerge come un piccolo spiraglio in mezzo al buio totale, ma sappiamo che il buio, in questa porzione della nostra Storia, sarà destinato a durare a lungo facendosi, man mano sempre più fitto e impenetrabile.
Per la recensione del libro:
- Antonio Scurati, M. Il figlio del secolo
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