Un mondo altrove

Barbara Kingsolver, Un mondo altrove, Neri Pozza, 2025, pp. 560.



Isla Pixol, Golfo del Messico, 1929. Harrison Shepherd nuota. In quel luogo tropicale, lontano dalla Virginia dove è nato, è sempre attratto dal mare, in particolare dalle misteriose insenature che chiamano cenotes, grotte effimere che si formano a seconda dell’umore delle acque e nascondono meraviglie. Un mondo nuovo, sfavillante di colori, pieno di bellezza liquida e silenzio. Lui riempie il tempo leggendo romanzi e osservando i movimenti delle maree. Anche se il mare non va sfidato, come gli ricorda Leandro, il cuoco della tenuta dove vive con sua madre e il nuovo patrigno: può essere fatale per un ragazzino di tredici anni che crede di saperne più di Dio solo perché legge tutto il giorno. Harrison ha da poco iniziato a riversare le sue fantasie in un diario, uno spazio tutto suo, una grotta nascosta negli anfratti di quel mare imprevedibile che è l’esistenza. Harrison non ne ha ancora idea, ma scrivere sarà il suo destino, il suo diario assumerà varie forme nel corso del tempo, delle sue varie vite. Vite in cui, dopo il mestiere di cuoco imparato da Leandro, diventerà aiutante di Diego Rivera, confidente di Frida Kahlo, segretario del loro illustre ospite clandestino, quel Lev Trockij esule a Città del Messico. Si ritroverà immerso nell’arte, nella rivoluzione, nella violenza. In un amore impossibile. Sarà voce narrante di anni bui e cruciali tra il Messico e gli Stati Uniti, dominati da venti politici impetuosi che lo trascineranno da nord a sud, in trame sempre abbacinanti, sospese tra verità e apparenza.

 

Un mondo altrove, romanzo di Barbara Kingsolver, fu pubblicato per la prima volta nel 2009 negli Stati Uniti con il titolo originale “The Lacuna”, ora Neri Pozza gli dà nuova vita pubblicandolo in Italia con un nuovo titolo.

Confesso di aver fatto un po’ fatica a leggerlo e più volte sono stata tentata ad abbandonarlo, ma gli ho dato fiducia e alla fine ha saputo trasmettermi qualcosa di molto importante.

Un mondo altrove è la storia di Harrison William Shepherd, nato negli Stati Uniti, vissuto per gran parte della sua vita in Messico e poi tornato di nuovo negli USA dove diventerà uno scrittore di successo.

Detta così potrebbe sembrare una storia come tante, senza nulla di particolare o di straordinario, ma così non è, anzi proprio il contrario. Solo che a volte viviamo delle cose straordinarie senza esserne consapevoli.

 

Per la maggior parte siamo persone ordinarie. Se mai facciamo qualcosa di grande è soltanto per farci amare. Fosse anche solo per dieci minuti.

 

La storia di Shepherd si snoda tra le due guerre mondiali fino a poco dopo la Seconda guerra mondiale. Da ragazzino si trasferisce con la madre in Messico, dove ben presto capisce che dovrà imparare a cavarsela da solo, ma scopre anche il suo amore per la scrittura che vede come una via di fuga da una vita a cui sente di non appartenere.

 

«Non so se esista un posto che possa dirsi casa per me».

 

Durante gli anni vissuti in Messico verrà a contatto con situazioni e personaggi che hanno segnato la Storia del mondo e la storia personale di Shepherd: Frida Khalo, Diego Rivera, Lev Trotzskj. Personaggi che contribuiranno a formare la personalità di Shepherd.

Con Frida Khalo stringerà una forte e duratura amicizia e sarà lei ad aiutarlo a fuggire negli Stati Uniti dopo l’uccisione di Trotzskj.

Negli Stati Uniti Shepherd realizzerà il suo sogno di diventerà scrittore e riuscirà ad avere grande successo.

Eppure anche dopo il successo Harrison William Shepherd sembra non essere soddisfatto. Il successo quasi lo infastidisce, non riesce a capire perché la gente lo ami così tanto. Forse perché lui non si è mai sentito veramente amato. Suo padre è stato sempre assente, sua madre rincorreva uomini ricchi con cui sperava di sistemarsi. Shepherd si è sentito sempre un estraneo in qualsiasi posto in cui si trovasse: la sua non è stata altro che una perenne ricerca del suo posto del mondo. Qualcosa che in fondo ci accomuna tutti.

 

Ho pensato soltanto a cercare una casa, un posto che mi accogliesse.

 

Un mondo altrove è un libro complesso che intreccia la narrazione con la Storia, ma che ci spinge anche a riflettere.

È un libro attuale nel suo mostrare il dualismo tra USA e Messico, con un’America, allora come oggi, decisa a dimostrare a tutti la sua forza e la sua supremazia.


Grazie a Neri Pozza per la copia omaggio.


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