Dormi stanotte sul mio cuore


Enrico Galiano, Dormi stanotte sul mio cuore, Garzanti, 2020, pp. 368, €17,90.



Ricordati di fare ciò che ti fa sentire vivo.
Mia sa che può sempre contare su Margherita, la sua maestra delle elementari che, negli anni, è diventata anche la sua migliore amica. Nello strambo quaderno che custodisce in un cassetto di casa ci sono scritte tante piccole meraviglie, che sono anche tante grandi risposte. È lei a spiegarle che il cuore di una tartaruga batte sei volte al minuto, quello di un colibrì seicento. E che ogni cuore, quindi, segue il suo tempo.
Ma c’è una domanda a cui Margherita non sa rispondere: «Perché Fede è andato via?». Fede è il ragazzo che la famiglia di Mia ha preso in affido. Fede non voleva parlare con nessuno, ma ha scelto lei come unica confidente. Fede, con i testi delle canzoni, le ha insegnato cose che lei non ha mai saputo. Fede l’ha stretta nel primo abbraccio in cui si è sentita al sicuro e davvero felice. Fede l’ha ascoltata e capita come nessuno mai. Da quando non ha più sue notizie, Mia non riesce ad avvicinarsi alle persone, non riesce nemmeno a sfiorarle. Mentre il mondo e la storia si inseguono e si intrecciano, lei si è chiusa in un guscio più duro dell’acciaio. E non vuole più uscire.
Ma se non si affronta un nemico, il rischio è che diventi sempre più forte, persino invincibile. Se non si va oltre l’apparenza non si conosce la realtà. Anche se provare a farlo è un’enorme fatica; anche se ci vuole molto tempo. Perché, come dice Margherita, ogni cuore ha la sua velocità: non importa chi arriva primo, basta godersi la strada verso il traguardo.



Dormi stanotte sul mio cuore è un libro che ti rapisce, che ti porta dentro di sé e non ti lascia andare via finché non sei arrivato all'ultima parola dell'ultima pagina.
È un libro che, in un certo qualmodo, parla di ognuno di noi. Di chiunque abbia cercato e inseguito qualcosa o qualcuno per gran parte della sua esistenza. 
Mia in questo ha molta forza interiore, una forza che le permette di non arrendersi, di continuare a inseguire Fede e ciò che lui rappresenta per lei, per loro.

Noi che lo cerchiamo ovunque, l'amore dico, e lui sempre lì sospeso da qualche parte, fra l'attesa di qualcosa che sarà e il ricordo di qualcosa che è stato.

La cosa più difficile non è amare. La cosa più difficile è amare quando le cose si mettono male.

Compagna indissolubile di Mia è Margherita, una sua maestra delle elementari che diventa anche e soprattutto maestra di vita, che saprà dare a Mia i giusti consigli e le giuste dritte, anche se lei, come tutti noi quando ci viene dato un consiglio, capirà tutto in seguito e a tempo debito.

[...] siamo tutti silenzi in attesa della parola giusta.

Forse è proprio di questo che abbiamo bisogno, tante volte: non di una persona che veda il mondo come lo vediamo noi, ma di qualcuno che ce lo lasci guardare coi nostri occhi.

[...] il regalo più grande che possiamo fare a qualcuno è raccontare qualcosa di vero, qualcosa di nostro, un pezzo di noi [...]


La ricerca di Mia non sarà per niente facile, dovrà lottare e combattere contro se stessa, contro i suoi genitori che da eroi e paladini di giustizia diventano, all'improvviso, dei nemici da cui difendersi e contro cui lottare, anche se solo nella testa di Mia.
Questa storia ci dimostra come la forza e la tenacia ci possono portare a ottenere ciò che davvero desideriamo, anche dopo molti anni. Non bisogna mai arrendersi, ma bisogna inseguire sempre ciò che desideriamo e ciò che ci può far stare bene.


Dovremmo tutti ricordarci di fare ciò che ci fa sentire vivi.

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