L'effetto Otzi

Stefano Greco - Silvio Valota, L'effetto Otzi. La società ibernata, Il Ciliegio, 2020, pp. 192, € 12,00.



La modernità liquida si è ormai ghiacciata e siamo rimasti intrappolati nei ghiacci dell’indifferenza, del torpore indotto dai social media, della passività nei confronti dei problemi reali. Questa glaciazione psicologica e sociale ci ha trasformati da persone in utenti: in entità digitali che vivono sul web. Aggressività e negatività sono in aumento, non si comunica più, ma si vuole semplicemente vincere sugli altri.
Esistono modi per accorgersi di questi iceberg che minacciano di affondarci? Dove vogliono portarci i social network? Qual è oggi il ruolo della famiglia e della scuola? Siete pronti a rompere il ghiaccio dell’indifferenza? Sono queste le domande a cui tentano di rispondere Stefano Greco e Silvio Valota nel libro L’effetto Ötzi. La società ibernata.


Questo libro analizza la società odierna intrappolata nel mondo dei social network, dipendente dai like, incapace di parlare guardandosi negli occhi. 
Gli autori analizzano il fenomeno da diversi punti di vista e la definizione "effetto Otzi" vuole indicare l'ibernazione della società che vive la sua vita tramite un dispositivo elettronico. 
Ciò che cercano di dimostrare è come, negli ultimi anni, sia cambiato il nostro modo di comunicare e di rapportarsi agli altri. È quasi come se fossimo diventati incapaci di portare avanti una conversazione con un interlocutore seduto di fronte a noi, come se il nostro modo di comunicare fosse strettamente e unicamente collegato a un dispositivo elettronico. Tutto questo ci fa perdere di vista le cose che ci circondano, ciò che è veramente importante. E di questo ne risentono fortemente i rapporti genitori-figli. Sempre più spesso vediamo, soprattutto nei ristoranti, bambini molto piccoli piazzati davanti a un telefonino o a un tablet per farli stare tranquilli e godersi la cena in santa pace. Questo succede anche a casa, dove tutti i membri della famiglia sono troppo impegnati a chattare, a controllare gli ultimi post, o a non perdersi l'ultima discussione in corso. E allora ci si dimentica di parlare, di comunicare, di raccontare e confrontarsi, ritrovandosi con dei ragazzi quasi incapaci di comunicare e che molto spesso sviluppano aggressività. 
Eppure basterebbe poco per riuscire a recuperare anche un minimo di rapporto umano. Basterebbe spegnere per qualche ora ogni giorno i propri telefonini e parlare con i propri figli, dedicarsi tutti insieme a qualche tipo di attività, magari manuale, dove il telefonino o il tablet non servono. Ecco basterebbe un piccolo sforzo e tutto potrebbe essere migliore. 
Gli aspetti affrontati nel libro sono molteplici e tutti ugualmente importanti e significativi, ma questo del rapporto umano ha attirato particolarmente la mia attenzione perché è quello su cui anche io mi sono più volte soffermata a riflettere. Non mi piace vedere al ristorante o al centro commerciale bambini con telefoni o tablet in mano "perché così stanno buoni" oppure genitori troppo presi dalle loro conversazioni in chat da non accorgersi di cosa stia facendo il loro bambino. E poi vogliamo parlare del nostro modo di comunicare? Siamo diventati incapaci di scrivere, comunichiamo tramite emoji e parole che sono diventati acronimi e poi ci lamentiamo se i ragazzi non riescono a scrivere un tema degno di essere chiamato tale.
Io sono sicuramente una utilizzatrice di dispositivi elettronici ma sono anche una fan della lingua italiana e della comunicazione e non credo che le due cose non possano coesistere. Internet può sicuramente essere uno strumento utile per approfondire le nostre conoscenze ma non deve essere l'unico o non deve essere considerato come la fonte che dice una verità assoluta. Dobbiamo essere capaci di valutare, dobbiamo essere critici e curiosi perché solo così potremmo porci quelle domande che ci permetteranno di crearci una nostra opinione e di non dare per buono tutto ciò che ci viene imbeccato, magari da false notizie, su Internet. 


- Chi è Otzi?: 

- Sui social network: 

Commenti