Joshilyn Jackson - Tanto tempo fa, proprio adesso



“Il mio viaggio sta per iniziare, Kali.
La morte non è la fine, sarai tu il mio punto d’arrivo.
Noi ci incontreremo ancora e da lì avrà inizio
una nuova storia. Tu lo sai, questo è il Karma.”



LA TRAMA. Fino a dieci anni Paula Vauss è vissuta con la madre Kai, un’hippie affascinata dalla mitologia Hindu, che le ha dato il nome della dea indiana Kali, e le ha fatto trascorrere un’infanzia nomade e ai limiti della legalità, cambiando città e compagno ogni anno. Ma il loro rapporto si è interrotto quando la madre è finita in prigione e lei in affidamento ai servizi sociali.
Ora Paula ha trentacinque anni ed è una donna determinata e di successo, socia di un affermato studio legale di Atlanta che gestisce divorzi milionari. Da quindici anni non vede la madre, finché un giorno riceve da lei un messaggio con cui Kai le comunica di avere poche settimane di vita. Decisa a rintracciare la madre prima che sia troppo tardi, Paula, che è un'esperta nel separare le famiglie, si ritrova a doverne rimettere insieme una: la propria. 
IN LIBRERIA DAL 14 LUGLIO






Un romanzo pieno di risvolti su cui fermarsi a riflettere, come ogni libro che tratti di rapporti familiari, d’altronde. In questo tipo di romanzi ognuno di noi può trovare una parte di sé: una situazione vissuta, un rapporto burrascoso con genitori o parenti.
Ma credo che “Tanto tempo fa, proprio adesso” dica qualcosa di più, ci racconti come i rancori e i dissapori non possano e non debbano bloccare le nostre vite e i rapporti tra familiari. Se Paula avesse avuto il coraggio di parlare con sua madre durante gli oltre 15 anni di lontananza sicuramente le cose sarebbero andate diversamente. Ognuno di noi, prima o poi, si ritrova a dover affrontare delle discussioni familiari, ma credo che anche il peggiore degli errori commessi non debba intaccare l’affetto e l’amore che unisce le persone.
Un romanzo ricco di situazioni che possono far parte della vita di ognuno di noi, di storia di vita vissuta, ma anche pieno della speranza che un futuro migliore possa esistere sempre.
La tecnica narrativa, in certi punti, sembra rifarsi al monologo interiore di joyciana memoria, soprattutto in cui i ricordi di Paula si intrecciano con il suo presente. Ma quei ricordi, quel racconto introspettivo le servono per poter vivere il presente e soprattutto per affrontare il futuro.

Un romanzo scorrevole e appassionante, sicuramente adatto a una lettura sotto l’ombrellone.


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