Una bellissima colpa - Rebecca Done
REBECCA DONE, Una bellissima colpa, Edizioni Piemme, 2016, pp. 432.

Ora, molti anni dopo, Jessica si è costruita la sua vita e, a quanto pare, lo
ha fatto anche Matthew. O almeno così sembra quando ritorna nel Norfolk, con
una nuova identità, insieme a una moglie e una bambina che non sanno nulla del
suo passato. E quando Jessica se lo ritrova sulla soglia di casa, l'intreccio
di emozioni è schiacciante: sorpresa, senso di colpa, attrazione, paura.
Cosa vuole da lei Matthew? Come può ancora volerla dopo tutto ciò che ha subito
a causa sua? Ma è chiaro che il loro vecchio amore è ancora lì, ad attrarli
irresistibilmente, anche se Jessica sa che dovrebbe solo star lontana da un
uomo che ormai non conosce più. E che forse non ha mai conosciuto davvero.
Perché, la notte che segnò la fine della loro storia, accadde dell'altro.
Qualcosa che soltanto loro due possono sapere.
"Jess si schiarì la gola, si
scostò i capelli dal volto e raddrizzò le spalle. Il reggiseno senza spalline
le era scivolato da una parte. Lo sistemò e, in quell’istante, si sentì
squallida come non mai.
Da che si conoscevano, non l’aveva
mai fatta sentire così."
"Jess si schiarì la gola, si
scostò i capelli dal volto e raddrizzò le spalle. Il reggiseno senza spalline
le era scivolato da una parte. Lo sistemò e, in quell’istante, si sentì
squallida come non mai.
"La normalità è come sospesa
quando nevica, giusto? L’ordinario diventa straordinario (e lo straordinario
diventa ordinario, aggiungerei io!)."
"Lei alzò gli occhi su di me,
sorrise: lo faceva spesso quando eravamo insieme ed era una componente non
trascurabile del mio dilemma morale. In mia compagnia non dava mai l’impressione
di sentirsi turbata, preoccupata, violata: appariva solo felice."
A tutti, prima o poi, nella vita,
capita di imbattersi in un amore sbagliato. A volte si è consapevoli di ciò, ma
questo non basta a distoglierci dal viverlo. Certo esistono anche amori più
sbagliati di altri e di sicuro quello tra un insegnante e la sua allieva
rientra tra questi secondo la morale comune. Ma solo perché bisogna rispettare
dei codici etici o delle regole morali non scritte è giusto privarci di
qualcosa che ci può far star bene? Che può farci essere felici? È quello che
hanno fatto Matthew e Jessica: hanno provato a vivere il loro amore nonostante
tutte le difficoltà che questo comportava. Eppure tutto sarebbe stato diverso
se lei avesse avuto solo un anno in più: solo 12 mesi avrebbero fatto la
differenza. Ma davvero si può spiegare tutto con questo tipo di razionalità? Si
può essere davvero così tanto vittime della moralità e di un senso etico
imposto?
Iniziando a leggere questo
romanzo la storia può sembrare anche un po’ surreale per alcuni versi, o poco
fedele a una situazione che potrebbe accadere davvero. Ma man mano che si
prosegue nella lettura si capisce che di surreale c’è ben poco. Al di là di
quello che può sembrare il classico cliché dell’insegnante e dell’allieva,
credo che una storia del genere possa accadere davvero, anzi credo che ne
accadano tutti i giorni, magari non tutte arrivano ad avere i risvolti
drammatici del romanzo ma credo che siano più frequenti di quanto si possa
immaginare.
Tornando alla storia del romanzo,
è raccontata con il giusto mix di suspense e tensione, alternando la narrazione
del presente con quella del passato per spiegare quanto era accaduto 17 anni
prima. La scrittura è lineare e fluente, i personaggi abbastanza caratterizzati
anche se su alcuni aspetti si poteva fare di più.
La storia di per sé sarebbe molto
interessante e travolgente ma forse andava presentata in un modo un po’
diverso. Il fulcro centrale di tutto è quanto accaduto 17 anni prima tra
Matthew e Jessica. Ciò viene snocciolato a piccole dosi lungo tutto il romanzo
ma senza mai approfondire completamente quanto successo. Dal mio punto di vista
una maggiore attenzione sui fatti passati avrebbe contribuito a creare maggior
tensione e maggior interesse nel lettore (soprattutto se il libro viene
indicato come thriller).
Il finale mi ha lasciata un po’
perplessa. Mi sarei aspettata qualcosa in più. Per come è stato sviluppato è
come se lasciasse il campo aperto a un seguito …… sarà così? Perché se così
fosse potrebbe avere maggior senso rispetto al fatto che il romanzo si ritenga
compiuto in questo modo.
Concludendo, tutto sommato il mio
giudizio è abbastanza positivo. Il libro ben si adatta a una lettura estiva
che, quindi, non prevede una particolare attenzione o dedizione.
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