Ho 8 anni ma il tempo passa
Valerio Di Gravio, Ho 8 anni ma il tempo passa, Fazi Editori, 2016, pp. 120.

L’autore ci offre un testo originale e arguto tutto giocato sui personaggi e lo scambio di ruoli così come avviene, ad esempio, con il racconto di un’improbabile quanto rara amicizia fra il cultore di vini, amante della buona cucina, e l’amico sportivo ossessionato dalla forma fisica, o con la storia del fabbricante di biciclette e l’esperto in ristorazione che, stanchi dei rispettivi lavori, finiranno per scambiarsi le reciproche attività. Tipi bizzarri tutti, o forse no, veri e propri eroi di questi nostri tempi inquieti.
Una raccolta di racconti che a primo acchito potrebbero sembrare surreali ma fermandosi un attimo a riflettere si capisce come i personaggi raccontati facciano parte della nostra quotidiana realtà.
Personaggi e situazioni, per molti versi, stravaganti ma che a tutti noi è capitato di incontrare: il bambino prodigio, colui che filosofeggia anche sulle cose più banali, l'avaro indeciso, ecc.
Sicuramente una lettura divertente ma che, allo stesso tempo, a mio parere, pone una riflessione sulla realtà e sui personaggi che la popolano.
Personaggi e non persone, che vivono la loro vita intrappolati in una realtà che si sono costruiti da soli e che sono incapaci di modificare rimanendo costretti a continuare a "interpretare" quella vita che si sono, in un certo senso, imposti.
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