Fiori sopra l'inferno
Ilaria Tuti, Fiori sopra l'inferno, Longanesi, 2018, pp. 372, € 16,90.
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù
nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma
di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice
l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio.
Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede
tutta la mia abilità investigativa.

Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino
sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera
arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che
avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo
significa che lo è anche l’indagine.
Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a
me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.»
Questo non è soltanto l’esordio di una scrittrice di grandissimo talento.
Non è soltanto un thriller dal ritmo implacabile e dall’ambientazione
suggestiva.
Questo è il debutto di una protagonista indimenticabile per la sua
straordinaria umanità, il suo spirito indomito, la sua rabbia e la sua
tenerezza.
Fiori sopra l'inferno è un doppio esordio al femminile: una
nuova voce del thriller italiano, Ilaria Tuti, e una protagonista originale e fuori dagli schemi, il commissario Teresa Battaglia. Conteso da numerosi editori europei ancora prima della sua pubblicazione,
Fiori sopra l’inferno si è segnalato come un vero e proprio caso editoriale alla Fiera del Libro di Francoforte 2017: i diritti del libro, infatti, sono stati venduti in oltre venti paesi del mondo, tra cui Germania, Francia, Regno Unito e Spagna.
Ilaria Tuti sceglie come protagonista del suo romanzo d’esordio una donna comune, alle prese con le difficoltà quotidiane tipiche di un ambiente ostile e maschilista.
Teresa Battaglia è un personaggio fuori da qualsiasi cliché di genere: commissario sessantenne atipico e antieroico, nasconde fragilità fisiche ed emotive con un atteggiamento riservato al limite dell'ostilità, ma capace di emozionare il lettore grazie
alla sua grande umanità.
Lo sfondo su cui si muove Teresa Battaglia è l’immaginario Travenì,
un piccolo paese delle Dolomiti, la cui tranquillità viene improvvisamente sconvolta da una serie di delitti efferati: una presenza sconvolge gli abitanti con aggressioni feroci e la foresta, complice, la nasconde. Ilaria Tuti tratteggia un paesaggio
ostile, dalla bellezza primitiva, così intenso da imporsi a tutti gli effetti come uno dei protagonisti del romanzo e che nasce dal legame indissolubile dell’autrice con la propria terra, il Friuli.
Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, tra montagne silenziose quasi quanto lei. Ha studiato economia, ma da sempre è appassionata di fotografia e pittura. Ha lavorato come illustratrice
per una piccola casa editrice. Fiori sopra l'inferno conferma la finezza narrativa già riconosciuta con i premi “Gran Giallo Città di Cattolica 2014”, “Carabinieri in Giallo 7” e “Delitti in Giallo”.
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