I nuovi poteri forti
Franklin Foer, I nuovi poteri forti. Come Google, Apple, Facebook e Amazon pensano per noi, Longanesi, 2018, pp. 300, € 22,00.
Senza soffermarci troppo a riflettere sulle conseguenze,
nell’ultimo decennio abbiamo accolto con entusiasmo i prodotti e i servizi di
alcune grandi aziende: facciamo acquisti su Amazon, socializziamo su Facebook,
ci affidiamo a Google per ogni tipo di informazione e Apple ci fornisce gli
strumenti digitali. Queste aziende ci hanno venduto (spesso regalato) la loro
efficienza e le loro idee asserendo di voler migliorare la nostra vita e la
diffusione della conoscenza, ma in realtà puntavano a un unico obiettivo:
ottenere il monopolio assoluto del loro mercato. Espandendosi, questi nuovi
poteri forti si sono proposti come difensori delle individualità e del
pluralismo, ma i loro algoritmi ci hanno schiacciato in una condizione di
assoggettamento e ci hanno privato della nostra privacy. Senza che ce ne
accorgessimo, hanno fatto incetta di una merce molto ambita: i nostri dati
personali. Chi siamo, dove abitiamo, cosa ci piace leggere, quali sono i nostri
gusti sessuali e il nostro orientamento politico. I big mondiali della
tecnologia sanno tutto di noi. Di più: pensano, scelgono e decidono per noi.
Hanno prodotto un nuovo tipo di ignoranza e ci stanno guidando verso un futuro
privo di autonomia e di libero pensiero. Per riconquistare la nostra
individualità, è essenziale quindi smettere di lasciarsi sedurre acriticamente
dalle loro lusinghe e comprendere i segreti del loro successo.

Con grande passione e una brillante vis polemica, Foer ci illustra la grande
sfida cui siamo chiamati dalle big tech: raccontandoci le origini della Silicon
Valley e i suoi stretti legami con la controcultura degli anni Sessanta,
passando poi in attenta rassegna gli ultimi decenni fino ad arrivare ai casi
clamorosi dell’elezione di Trump e dei recenti scandali che hanno scosso Facebook,
ci offre gli strumenti per contrastare la loro crescente influenza.
Alla vigilia di una nuova discussione della direttiva sul
copyright in programma a Bruxelles nei prossimi giorni, I nuovi
poteri forti analizza un tema molto attuale e dibattuto, mettendo
in luce con un’analisi chiara e avvincente il percorso che ha garantito ai
colossi della Silicon Valley posizioni monopolistiche, mettendo a dura prova il
sistema dell’informazione, ma anche le stesse istituzioni civili e
democratiche.
La rivoluzione nella gestione della conoscenza e dell’informazione,
strettamente connessa alla crescita dei monopoli tecnologici, ha avuto effetti
enormi sulla società, ma è giunto il momento di riflettere sulle conseguenze.
Il libro spiega come le Big tech stanno facendo a pezzi i principi che
proteggono l’individuo, offrendo dispositivi e siti web che annientano la
privacy e non hanno rispetto per i valori dell’autorialità, vista la loro
ostilità nei confronti della proprietà intellettuale. Inoltre, mentre a parole
le società tecnologiche promuovono l’individualità, Foer sottolinea come il
loro reale obiettivo sia automatizzare le scelte degli utenti, anche le più
quotidiane. I loro algoritmi suggeriscono le notizie da leggere, gli articoli
da acquistare, il tragitto da seguire e le persone da invitare nella cerchia di
amici. Il risultato per gli utenti è quello di vivere in una bolla, parlare
solamente con le persone che la pensano come loro, vedere solo i prodotti che
già corrispondono ai loro gusti, leggere solo gli articoli che corrispondo alle
loro aspettative. In questo modo le Big tech hanno minato l’integrità delle
organizzazioni – mezzi di informazione, editoria – che realizzano le opere
intellettuali mirate a stimolare il pensiero e guidare la democrazia. Hanno
prodotto una nuova, imprevedibile cultura della disinformazione e stanno
guidando tutti verso un mondo privo di autonomia o introspezione, un mondo
senza pensiero.
Franklin Foer sarà in Italia per presentare il suo libro
Festivaletteratura di Mantova - Sabato 8 settembre
Tempo delle donne - Domenica 9 settembre
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