Lena e la tempesta

Alessia Gazzola, Lena e la tempesta, Garzanti, 2019, pp. 192, €16,40.




Si dice che ciascuno di noi, nel corso della propria vita, accumuli in media tredici segreti. Di questi, cinque sono davvero inconfessabili.

 

Lena ne ha soltanto uno, ma si fa sentire dentro come se ne valesse mille. Per quanto si sforzi di dimenticarlo, è inevitabile per lei ripensarci mentre dal traghetto scorge l’isola di Levura, meta del suo viaggio. Levura, dove ha passato le estati indimenticabili della sua giovinezza. Dove non rimette piede da quando aveva quindici anni. Ora suo padre le ha regalato la casa di famiglia e lei ha deciso di affittarla per dare una svolta alla sua esistenza. Perché si sente alla deriva, come una barca persa tra le onde. Perché il lavoro di illustratrice, che ama, è in un vicolo cieco.

Lena non sarebbe mai voluta tornare tra quelle mura. Ma è l’unica possibilità che ha. Mentre apre le finestre e il vento che sa di mare muove le tende, i momenti dell’ultima vacanza trascorsa lì riaffiorano: le chiacchierate, gli schizzi d’acqua sul viso, le passeggiate sulla spiaggia. E insieme il ricordo di quel giorno, impresso a fuoco nella sua mente. Il suo progetto è quello di stare a Levura il minor tempo possibile per poi ricominciare altrove. Eppure nulla va come aveva immaginato. Lena non sa che la stagione che abbronza il suo viso chiaro e delicato sarà per lei molto di più. Non sa che l’isola sarà luogo di incontri inaspettati, come quello con Tommaso, giovane medico che dietro un’apparente sicurezza nasconde delle ombre. Giorno dopo giorno, Lena scopre che la verità ha mille sfumature. Che niente è davvero inconfessabile. Perché spesso la colpa cela solo una profonda fragilità.

Dall’autrice della serie L’allieva, straordinario successo in libreria e in tv, un romanzo sulla magia dei nuovi inizi e la voglia di vivere andando oltre le proprie barriere. Un romanzo con una protagonista che deve fare i conti con sé stessa, il proprio passato e un pesante segreto. Un romanzo che ha il profumo del mare, la delicatezza della sabbia tra le dita, la forza delle onde in tempesta. 





Ho quasi trent’anni e una vita fatta di cocci che non riesco a rimettere a posto. È arrivato il momento di fermarmi e di guardare in faccia cosa o chi mi impedisce di farlo.



Lena ha tenuto custodito dentro di sé un segreto che sembra inconfessabile ma che ha segnato tutta la sua esistenza fin da quando aveva 15 anni. Crede di non poterlo raccontare a nessuno, di poterlo tenere dentro di sé per sempre, finché capisce che, invece, deve farci i conti, perché solo così potrà "rinascere" e dare, finalmente, un nuovo corso alla sua vita. Affronterà così una vera e propria tempesta emotiva rivivendo quanto era successo 15 anni prima, ritrovandosi faccia a faccia con i protagonisti di quella vicenda e riuscendo, piano piano, a rimettere a posto tutti i tasselli di una storia che la sua mente, il suo dolore e la sua paura hanno ricostruito emotivamente.



La memoria è come una grande soffitta ricolma dove si ripongono oggetti di cui si finisce con il dimenticare l’esistenza.


I segreti, spesso, non sono che un estremo tentativo di tutelare noi stessi: lasciando libera la verità ci sentiremmo intollerabilmente esposti, sarebbe una sensazione molto simile all'addormentarsi con il portoncino di casa aperto. A volte ci imbattiamo in persone cui ci piacerebbe raccontarli per sentire quel peso condiviso, almeno per un po’, ma la nostra paura è che, una volta lasciato andare, senza quel segreto rinchiuso dentro, perderemmo irreversibilmente una parte di noi.




A metterla davanti a questa scelta sono più gli eventi che una sua personale decisione. Suo padre le ha regalato la villa di Levura, una piccola isola, dove tutto era accaduto molti anni prima. 


Questa casa [...] da nido si è trasformata in una ragnatela in cui sono rimasta intrappolata come un piccolo inerte insetto che quindici anni dopo spera ancora di riuscire a liberarsi.



Per Lena quella villa, dove non era più tornata, diventa una possibile fonte di sostentamento in un periodo difficile del suo lavoro di illustratrice. Una volta arrivata sull'isola e nella villa Lena si trova catapultata in un passato che pensava di aver ben nascosto dentro di sé, costretta a scoperchiare un vaso di Pandora che la porterà a liberarsi di un segreto estremamente pesante e a scoprire una nuova parte di sé, riacquistando fiducia nelle sue capacità.



Io posso essere uguale alle altre, non sono guasta. Vorrei disperatamente crederci davvero e tirar fuori la mia pelle dal cellophane.



[...] io mi sento al di fuori delle vite degli altri. Come una spettatrice invisibile e anonima, osservo i
successi altrui, sfidando me stessa a non compiangermi per essere un bacino di raccolta di fallimenti.


Lena capirà che da un grande dolore si può in parte guarire, si può rinascere soprattutto grazie all'amore e alla voglia di guardarsi veramente dentro, tirando fuori tutto il buono che ognuno ha dentro di noi.

Lena e la tempesta è un romanzo coinvolgente e trascinante che ci insegna che non esiste nulla di inconfessabile, soprattutto quando si tratta di situazioni che ci hanno fatto del male o ci hanno portato a soffrire. Ci fa capire anche come la forza di un amore puro e sincero possa essere linfa vitale e balsamo curativo per le ferite della nostra anima.









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