Mare calmo, isolati misteri


Simona Soldano, Mare calmo, isolati misteri, Garzanti, 2020, pp. 240, € 16,60.



Martina ce l’ha messa tutta per avere una vita come gli altri. È andata a feste, aperitivi, pranzi di famiglia; ha persino avuto qualche fidanzato. Salvo realizzare, anni dopo, che non ama la compagnia delle persone. A dire il vero, proprio non la sopporta; in altre parole, si è scoperta un’incorreggibile misantropa.
La soluzione è andare via, lontano, trasferirsi in un luogo impossibile da raggiungere per chiunque: un faro sperduto nel Mediterraneo. Su quell’isola potrà starsene per i fatti suoi, con la sola compagnia del vento, del mare e del cielo infinito. Ma si sa, nulla va mai come ci si immagina.
Il mare non è mai davvero calmo e gli imprevisti sono sempre all’orizzonte. Per Martina, l’inconveniente è rappresentato da un invito a cena da parte dell’uomo che abita l’isola prospiciente la sua. Non può certo rifiutare ed è anzi sorpresa di come il suo ospite parli di rado e faccia poche domande. L’alone di mistero che lo avvolge svanisce appena Martina è di nuovo al sicuro sul suo scoglio remoto, finché, qualche giorno dopo, le arriva la notizia che l’uomo è morto. Si è impiccato. Per tutti si tratta di suicidio. Ma c’è una vocina che non smette di farsi sentire nella testa di Martina: e se si fosse trattato di un omicidio? Che le poche frasi pronunciate durante la cena fossero un indizio per lei? Una richiesta di aiuto? Martina non può resistere alla tentazione di indagare. Così, si trasforma in una detective per caso, o forse per sbaglio. Perché solo lei può capire che cosa è successo davvero. Proprio lei a cui non interessa degli altri. E chissà se poi è proprio così…


Martina non è una di quelle protagoniste che ti sta simpatica fin dalle prime righe, con cui empatizzi fino a provare le stesse sensazioni. Martina è una di quelle che ti fa arrabbiare, che ti fa venir voglia di entrare dentro il libro e di "dirgliene quattro". Martina rappresenta la nostra amica un po' sbadata, con poca voglia di crescere, di prendersi delle responsabilità e che pensa di poter vivere come le va finché le va. 
Ecco Martina è così. 
È una donna matura che ancora deve trovare la sua strada e che, a un certo punto, decide di andare a vivere su una piccola isola come guardiana del faro, convinta che questo non abbia nessun tipo di obbligo e non comporti nessun tipo di responsabilità. Capirà ben presto che non è così e, quando si troverà di fronte a un vero e proprio mistero da risolvere, non riuscirà a capire neanche i più semplici e chiari segnali (e qui vorresti, ancora una volta, entrare nel libro e spiegarle come stanno le cose). Ma grazie a un gruppo virtuale di amici e, soprattutto, al suo amico di sempre, Michele, riuscirà a trovare la soluzione. 
Mare calmo, isolati misteri è un bel libro, un po' fuori dagli stereotipi, dove la protagonista non è un'eroina, ma anzi è una persona normale affetta dalla Sindrome di Peter Pan, che non ha voglia di crescere e di prendersi responsabilità. 




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