Fairy Oak. La storia perduta

Elisabetta Gnone, Fairy Oak. La storia perduta, Salani, 2020, pp. 400, € 18,00.



Il tempo è passato e molte cose sono cambiate a Fairy Oak, e così capita di immelanconirsi riguardando vecchie fotografie davanti a un tè, ricordando vecchi amici e grandi avventure. Ma quando i ricordi approdano all'anno della balena, i cuori tornano a battere e i visi a sorridere. Che anno fu! Cominciò tutto con una lezione di storia, proseguì con una leggenda e si complicò quando ciascun alunno della onorata scuola Horace McCrips dovette compilare il proprio albero genealogico. Indagando tra gli archivi, le gemelle Vaniglia e Pervinca, con gli amici di sempre, si mettono sulle tracce di una storia perduta e dei suoi misteriosi protagonisti. E mentre il loro sguardo ci riporta nella meravigliosa valle di Verdepiano, si consolidano vecchie amicizie, ne nascono di nuove, si dichiarano nuovi amori e si svelano sogni che diventano realtà.




Elisabetta Gnone ci riporta a Fairy Oak 15 anni dopo l'uscita del primo libro della fortunata saga, con una storia che si snoda tra passato e presente, per non dimenticare chi eravamo ma guardando a chi potremmo diventare. 

Durante un incontro organizzato dalla casa editrice Salani, che ringrazio, ho avuto la possibilità, insieme ad altre lettrici, di poter ascoltare direttamente da Elisabetta Gnone le motivazioni che l'hanno spinta a ritornare a Fairy Oak.

L'input è stato sicuramente il momento storico che stiamo vivendo, un momento duro e difficile in cui c'è bisogno anche di un po' di leggerezza e spensieratezza. Così Elisabetta Gnone ha deciso di riportarci tutti a Fairy Oak per sensibilizzare anche i giovani soprattutto nei confronti dei nonni, che attualmente rappresentano la fascia più debole. Lo fa attraverso gli occhi delle gemelle Periwinkle, ormai nonne anche loro, che però non dimenticano quando erano giovani e, in fondo è un po' quello che fanno tutti i nostri nonni che, dentro di loro, sono rimasti un po' piccoli. 

Fondamentale per questo racconto è la Natura che rappresenta, per Elisabetta Gnone, una forma di consolazione anche da trasmettere ai più piccoli. La Natura ci insegna l'importanza della pazienza, di sapere aspettare, di non avere fretta e, soprattutto, che, in un certo senso, bisogna saper distruggere per poter ricostruire meglio.

La storia perduta, quest'ultimo volume, racconta la ricerca e la voglia di ricostruire la storia di Fairy Oak e rappresenta ciò che tutti dovremmo non dimenticare mai: per poter conoscere il presente e affrontare il futuro non possiamo fare a meno del passato.


Un ringraziamento alla casa editrice Salani, a Riccardo Barbagallo e a Elisabetta Gnone per la sua gentilezza e disponibilità.


Parlano di questo libro: 

- ANSA.it

- Robinson di Repubblica




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