Le avventure di Pinocchio

 Carlo Collodi, Le avventure di Pinocchio, 1883.




Le avventure di Pinocchio fece la sua prima apparizione nel luglio 1881 sul «Giornale per i bambini», venne poi raccolto in un unico volume nel 1883.

La forza narrativa di Pinocchio risiede nella capacità di mettere in gioco vari elementi fiabeschi, attingendo a una serie di simboli ed evocando situazioni misteriose. 

Collodi attribuisce alla sua narrazione finalità pedagogiche con delle riflessioni e raccomandazioni morali che invitano allo studio, al lavoro, evitando le cattive compagnie. La vicenda stessa del burattino Pinocchio è orientata in senso pedagogico, passando da una condizione di traviamento a una dedita allo studio e al l'obbedienza che lo porterà ad abbandonare la sua condizione di burattino per diventare un bambino «vero».

Il tratto distintivo di tutta la narrazione è la visione «realistica» della vita sociale piena di violenza, sopraffazione, cattiveria e indifferenza. Il libro offre l'immagine di un'infanzia fatta di sofferenza e di miseria, tralasciando ogni immagine zuccherosa del mondo infantile.


Attualmente è possibile trovare in commercio diverse edizioni:

- Le avventure di Pinocchio, Einaudi, Collana ET Classici

- Le avventure di Pinocchio, Rizzoli, con le Illustrazioni di Justine Brax. 

- Le avventure di Pinocchio, Giunti Editore. 

- Le avventure di Pinocchio, Salani. 



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