Il Regno segreto

 Philip Pullman, Il Regno segreto. Il libro della Polvere, Salani, 2020, pp. 704, € 19,80.



Sono passati dieci anni da quando abbiamo salutato Lyra Belacqua, adolescente seduta su una panchina del giardino botanico di Oxford nel finale di Queste oscure materie. Nel Regno Segreto la incontriamo di nuovo, quando ormai è diventata più grande, ma anche più disincantata e disillusa. In questo attesissimo sequel, Lyra, ora ventenne, scoprirà luoghi dell’anima e del mondo di cui non aveva mai nemmeno immaginato l’esistenza e dovrà superare prove inattese e difficili che metteranno a dura prova il rapporto con il suo inseparabile daimon, Pantalaimon.

Nel grande, rocambolesco viaggio che li attende sarà coinvolto anche Malcolm, che nella Belle Sauvage era un ragazzino con una barca e la missione di salvare una neonata dall’alluvione, e ora è un uomo con un forte senso del dovere e il desiderio di fare ciò che è giusto. Una nuova, grandiosa avventura che si spinge oltre i confini di Oxford, attraverso l’Europa fino in Asia, alla ricerca di ciò che è stato dimenticato: una città creduta impossibile, un segreto nel cuore del deserto, il mistero della Polvere e una guerra tra fazioni sconosciute.

Dopo anni di attesa, con il nuovo ciclo del Libro della Polvere, Philip Pullman, uno dei più grandi scrittori viventi, torna nel sontuoso mondo allo stesso tempo familiare e straordinario di Queste oscure materie con un romanzo che è davvero un libro per i nostri tempi; un’avventura imponente in luoghi evocativi e indimenticabili ma anche uno sguardo stimolante su cosa significhi capire se stessi, crescere e dare un senso al mondo che ci circonda, qualunque esso sia.



Ho trovato questo libro pieno di spunti di riflessione e di riferimenti culturali. All'apparenza potrebbe sembrare uno dei soliti libri di avventura per ragazzi, ma credo che non sia solo questo. Aldilà della storia e degli eventi che aspettano, coinvolgono e travolgono Lyra, la protagonista, intorno a tutto ruotano un insieme di temi inerenti la religione, il pensiero, la coscienza. Quest'ultimo credo che sia il filo conduttore di tutto il libro. Pantalaimon, il daimon di Lyra, non rappresenta altro che la sua coscienza, la sua anima e, in un certo senso, pone tutti noi nella posizione di interrogarci su quanto siamo coscienziosi nelle nostre scelte.
Numerosi i riferimenti filosofici, storici e religiosi.
Credo che questo libro possa affascinare molto i ragazzi ma, allo stesso tempo, penso che sia utile che lo leggano con la padronanza di qualche argomento o magari che possa essere la lettura del libro stesso motivo di approfondimento di alcuni aspetti.


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