Swing Low

Miriam Toews, Swing low, Marcos y Marcos, 2021, pp. 272, € 18,00.



“Be’, disse mio padre dopo che ebbero viaggiato in silenzio per un po’, l’ho fatto. Hai fatto molte cose, Mel, disse mia mamma. 

A cosa ti riferisci? Ho fatto quello che dicevano che non avrei mai fatto, rispose mio padre”.

Quando Mel, a diciassette anni, si convince di essere un uovo, gli psichiatri non scommetterebbero un centesimo sul suo futuro. Decretano ‘psicosi maniaco-depressiva’ e prescrivono montagne di farmaci.

Eppure Mel riesce a sposare Elvira, vulcano di vitalità e progetti, a diventare un insegnante geniale e amatissimo, a crescere due figlie con personalità spiccate, a coltivare fiori magnifici nel suo giardino.

Consuma scarpe passeggiando all'infinito, organizza gare sui trampoli al chiaro di luna, accoglie con un sonoro buongiorno gli studenti davanti a scuola il mattino.

Mel sente forte il richiamo della vita e della scoperta, ma la depressione lo insidia con la sua rete vischiosa di silenzio; alla fine riesce a catturarlo e a fargli credere di aver sbagliato tutto.

La figlia Miriam, narrando la sua storia come avrebbe potuto raccontarla lui, con la comicità stralunata di un uomo dolcissimo e smarrito, ci dimostra che non è così.



In questo libro Miriam Toews racconta la storia di suo padre provando a farlo dal punto di vista di lui, un uomo fragile, ma che, a modo suo, sapeva essere dolce e tenace.

Mel soffriva di una psicosi maniaco-depressiva, era consapevole e cosciente della sua malattia anche se, nella comunità in cui viveva, quella dei mennoniti, era un tipo di malattia che si tendeva a nascondere e forse da questo deriva il rapporto doloroso che Mel ha avuto con sua madre con cui, però non ha mai avuto la forza e il coraggio di affrontare il problema.

Nonostante tutto, Mel cerca di costruire la sua vita: si sposa con Elvira, ha due bellissime figlie e diventa un insegnante amato e rispettato da tutti. La normalità e la ripetitività delle azioni gli hanno permesso di vivere la sua vita nella quasi normalità, anche se una piccola deviazione in questa apparente normalità lo porta a periodi di black out in cui si chiude in se stesso, incapace di parlare e di comunicare.

Così, dopo tanti anni di insegnamento e di vita vissuta per i suoi studenti e per le sue lezioni, quando va in pensione si sente come se non avesse costruito tutto e avesse fallito in tutto.

Miriam Toews prova a raccontare tutto ciò con la semplicità e la spontaneità di suo padre.

Credo che fare una cosa del genere non sia stato facile per la scrittrice: rivivere momenti e situazioni che hanno potuto rappresentare dolore e sofferenza non è mai semplice, ma credo che ci sia riuscita benissimo, trasmettendo le difficoltà vissute da Mel.


Approfondimento:

- I Mennoniti in Enciclopedia Treccani


Parlano di questo libro:

- Il Manifesto

- Robinson - La Repubblica

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