Novecento

 Alessandro Baricco, Novecento, Feltrinelli, 1994, pp. 64, € 10,00.




Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché.




Novecento è un monologo teatrale che pone un'importante riflessione sul senso della vita, sulla ricerca della felicità.

Danny Boodman T.D. Novecento è stato abbandonato sul Virginian, una nave che viaggiava tra l'America e l'Europa, su cui viaggiavano ricchi possidenti, ma anche emigranti in cerca di fortuna.

Novecento vivrà la sua intera esistenza sulla nave, senza mettere mai piede sulla terra ferma, perché la nave rappresenta per lui il suo porto sicuro, l'unico posto dove si sente a casa. La nave e il pianoforte, che suona straordinariamente, rappresentano qualcosa di facilmente controllabile, di finito e quindi di totalmente conoscibili. La terra ferma, invece, è piena di insidie e si è costretti a dover fare sempre delle scelte perché è un mondo infinito dove è impossibile scandagliare tutto.

Una storia affascinante che ci pone di fronte a temi sempre attuali su cui ognuno di noi si trova spesso a riflettere.

Da questo monologo ne è stato tratto anche un film, La leggenda del pianista sull'oceano, con la regia di Giuseppe Tornatore e le meravigliose musiche di Ennio Morricone.





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