Inferno. Canto XXIV e XXV

 Inferno. Canto XXIV




Ottavo Cerchio - Settima Bolgia: Ladri.
Incontro con Vanni Fucci che profetizza l'esilio di Dante.

Gran parte del canto è dedicato al percorso per raggiungere la bolgia e alla sua descrizione. In questa sezione si trovano i Ladri che vengono presentati nella seconda parte del canto.
I ladri ordinari, gli svelti di mano sono ammanettati e imbracati da serpenti, viscidi e furtivi come la loro colpa.
Vanni Fucci, ladro d'altare, in più deve patire periodicamente l'annientamento nella cenere, che le Sacre Scritture eleggono a simbolo della miseria della creatura di fronte al creatore: l'uomo-ladro è nulla e il Dio-derubato è tutto.

Tra questa cruda e tristissima copia

correan genti nude e spaventate,

sanza sperar pertugio o elitropia:                                  93

 

con serpi le man dietro avean legate;

quelle ficcavan per le ren la coda

e ’l capo, ed eran dinanzi aggroppate.                          96


Approfondimento:

- Vanni Fucci



Inferno. Canto XXV



Ottavo Cerchio - Settima Bolgia: Ladri.
Incontro con Caco.
Dante e Virgilio vedono cinque ladri di Firenze: Cianfa Donati, Agnello Brunelleschi, Buoso Donati, Puccio Sciancato, Francesco dei Cavalcanti.

Il canto è la continuazione e la conclusione del precedente.
In questi due canti Dante descrive le terribili trasformazioni subite dai dannati, metamorfosi trattate in un modo che non ha nulla da invidiare ai grandi poeti classici.
Compare il personaggio di Caco che sembra inseguire Vanni Fucci per punirlo ulteriormente. Caco viene descritto da Virgilio, che lo presenta come un centauro e spiegando che egli sconta il furto della mandria che Ercole aveva a sua volta sottratto a Gerione. Caco è un dannato che porta sulle spalle una gran massa di bisce e un drago che emette fiamme.
Nella seconda parte del canto Dante incontra cinque ladri fiorentini che subiscono terribili trasformazioni.

Lo mio maestro disse: «Questi è Caco,

che sotto ’l sasso di monte Aventino

di sangue fece spesse volte laco.                                  27

 

Non va co’ suoi fratei per un cammino,

per lo furto che frodolente fece

del grande armento ch’elli ebbe a vicino;                     30




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