Il grido della rosa
Alice Basso, Il grido della rosa, Garzanti 2021, pp. 304, € 16,90.
Lavora per una rivista di gialli.
Per amici ha i detective dei libri.
Grazie a loro trova la verità.
La nuova protagonista nata dalla penna acuta di Alice Basso ha conquistato tutti: le classifiche dei libri più venduti, i lettori che sono già fan della ghostwriter Vani Sarca e la stampa più autorevole. Anita è entrata nel cuore di chiunque ami il potere dei libri, le investigazioni ricche di misteri e le protagoniste uniche nel loro genere.
Se rinunciamo a volere la verità solo perché diamo per scontato che tanto nessuno poi farà giustizia, tanto vale che smettiamo di vivere, ci seppelliamo in una bara e fine dei discorsi.
Il grido della rosa è il secondo volume che ha per protagonista Anita Bo, una giovane donna che vive a Torino nel 1935.
È la continuazione de Il morso della vipera e riprende esattamente da dove eravamo rimasti con la prima storia, perché è pur vero che ogni libro si trova ad affrontare un "caso" a sé ma, di fondo, ci sono pur sempre le vicende personali di Anita, Sebastiano e il loro gruppo di aiutanti inconsapevoli.
Anche questa volta Anita e Sebastiano si troveranno coinvolti in un giallo da risolvere, con una verità da far emergere e da raccontare a modo loro, in un periodo storico in cui si prevalgono le apparenze e la difesa dell'onorabilità più che l'amore della verità, soprattutto quando si trovano coinvolti esponenti di spicco della società.
La storia è piacevole da leggere, capace di strappare un sorriso, anche se in alcuni punti mi è sembrata un po' forzata, un po' troppo enfatica nel voler sottolineare di continuo e quasi a ogni costo degli aspetti ormai assodati.
Detto ciò la lettura di Alice Basso e delle avventure che ci racconta è sempre piacevole.
Un libro che consiglio per una lettura estiva e per passare qualche ora in piacevole compagnia e con un po' di spensieratezza.
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