14 DICEMBRE
[...] è abituato a rifugiarsi dietro quel muro che ha alzato nei confronti del mondo e che a volte diventa una gabbia. Ha imparato a ridurre al minimo ogni tipo di contatto perché nulla possa più scalfirlo. Ha trasformato il suo universo in un piccolo anfratto accessibile a poche persone fidate e questo, ne è convinto, gli garantirà l'incolumità da ogni dolore."
(da Dopo la solitudine)
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