L'Opera da Tre Soldi

Bertolt Brecht, L'Opera da Tre Soldi, 1928.



L'Opera da Tre Soldi di Bertolt Brecht venne rappresentata per la prima volta a Berlino nel 1928 e venne subito consacrata da un grande successo.
Il testo che ci troviamo a leggere non è un testo pensato per la pubblicazione e per la lettura da parte del pubblico bensì si tratta della copia per il suggeritore, quindi una sorta di copia di lavoro.

L'ambiente è quello dei diseredati di Londra, ladri, prostitute, ricettatori, e di quanti in alto loco, anche in seno alla polizia, vivono nel disordine morale e nella corruzione; protagonista è il bandito Macheath, cui si contrappone il ricettatore e mendicante Peachum, che lo fa arrestare quando apprende che ha sedotto e sposato la figlia Polly. Per Macheath c'è la condanna a morte e, proprio in extremis, la grazia, con un effetto parodistico che sigla la tonalità fondamentale dell'opera.

L’intenzione di Brecht era quello di creare un qualcosa di parodistico in tono polemico e provocatorio. Essa nasce negli anni in cui la Repubblica di Weimar inizia il suo declino, “quando la radicalizzazione di classe era spinta agli estremi tanto che le sovrastrutture crollavano una dopo l’altra e i congegni motori della società si mostravano in tutta la loro efferatezza.”

Nelle osservazioni a quest’opera Brecht formula chiaramente la sua teoria del teatro epico circa la funzione in esso assegnata alla musica.

L’Opera da tre soldi costituisce un regolamento di conti con l’espressionismo. In essa si ritrova un modello culturale vecchio di due secoli: i personaggi sono costruiti a tutto tondo e campeggiano su uno sfondo che non ha nulla di irreale.

L’Opera da tre soldi mette in discussione le concezioni borghesi nel modo in cui le rappresenta. “È una specie di referendum su ciò che lo spettatore desidera che il teatro gli mostri della vita.”

In conclusione, L’Opera da tre soldi dà un quadro della società borghese, la quale ha prodotto un suo ordine borghese del mondo dal quale non può prescindere. 


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