Purgatorio. Canto XXVI

Purgatorio. Canto XXVI





Nella VII Cornice: due schiere di Lussuriosi. Incontro con Guido Guinizelli e Arnaut Daniel.

Protagonista assoluto del Canto è Guido Guinizelli, il cui incontro con Dante si articola in tre momenti successivi che corrispondono allo stupore e alla domanda circa il fatto che lui è vivo, alla spiegazione della pena dei lussuriosi, al colloquio in materia poetica che introduce l'altro personaggio dell'episodio, Arnaut Daniel.

Durante il Canto non viene esplicitato nessun comportamento particolarmente lussurioso da parte di Guinizzelli o di Arnaut Daniel, quindi è ipotizzabile che i due non siano puniti per i loro gesti ma per i loro versi. È come se Dante volesse spiegare che la letteratura non sia condannabile in quanto tale, ma possa essere rischiosa per i lettori che ne mettono in pratica i modelli, abbandonandosi al piacere dei sensi.

[…]

Nostro peccato fu ermafrodito;

ma perché non servammo umana legge,

seguendo come bestie l’appetito,                                  84

 

in obbrobrio di noi, per noi si legge,

quando partinci, il nome di colei

che s’imbestiò ne le ’mbestiate schegge.                    87



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