Francesca Sensini, Afrodite viaggia leggera. Sulle rotte dell'amore, Ponte alle Grazie, 2024, pp. 176, € 16.00.

Afrodite è la dea dell’amore, della bellezza. Lo era nell’antichità e lo è oggi. Da Milo a Parigi, da Cipro a Citera, dalla Mesopotamia ai confini del mondo, prende quello che è suo, senza chiedere il permesso, fin dalla notte dei tempi. Perché lei è il primo amore dell’umanità. Figlia dei signori della luce, è una reazione chimica, il risultato di una mescolanza, una statua di marmo senza braccia, lo sguardo rivolto a ciò che manca. Eppure rappresenta la pienezza: è signora della forza e della gioia, padrona del piacere e del sorriso. Valica limiti e confini, quelli della legge e quelli dell’ordine, quelli della storia e quelli della geografia. Frutto dell’incontro tra lo sperma del cielo e la spuma del mare, nasce ovunque, a ogni approdo, là dove qualcuno sente pungere al fianco l’assillo della vita. Anche lei non ne è immune. Si innamora di Adone e lo contende a Ade, si nasconde tra gli arbusti di mirto, i versi di Saffo, i dardi di Atalanta, in attesa che qualcuno sia degno di lei. Afrodite, marina e dorata, celeste e terrena, viaggia leggera sulle rotte del Mediterraneo. E nei suoi viaggi incontra la guerra, il potere. Scende in battaglia sotto le mura di Troia, si imbarca con gli Argonauti, insieme a Giasone e Medea, e dall’acropoli di Corinto difende l’amore da ogni violenza. Perché solo quello che non conosce costrizioni né ragioni– incantesimo naturale, scambio, trionfo di grazia – germoglia, fiorisce. E vince ogni cosa.
Afrodite, l'inarrivabile dea dell'amore, portatrice di grandi gioie e, a volte, anche di qualche disgrazia, racconta sé stessa in prima persona, dalla nascita ai tanti viaggi in cerca di uomini e donne da far innamorare. Afrodite che cerca e porta l'amore ovunque, anche dove sembra esserci solo dolore, tristezza e odio. Perché l'amore è la forza più potente a cui tutti, prima o poi, devono piegarsi, perché l'amore vince su tutto.
Afrodite viaggia leggera è un racconto inedito, in cui una dea dell'Olimpo parla in prima persona, raccontando la vita è le sue avventure in prima persona, quasi come in una sorta di diario. La narrazione non manca di parti più corali in cui intervengono altri personaggi ad arricchire il racconto.
Un libro sulla mitologia greca diverso rispetto a quelli a cui siamo abituati, che punta quasi a umanizzare la figura della Dea delle Dee.
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