Outsiders. Cinque scrittrici che hanno cambiato il mondo

Lyndall Gordon, Outsiders. Cinque scrittrici che hanno cambiato il mondo, Fazi Editori, 2025, pp. 384.



Outsiders racconta le storie di cinque romanziere – Mary Shelley, Emily Brontë, George Eliot, Olive Schreiner, Virginia Woolf – e dei loro famosi romanzi. Conosciamo da tempo la loro grandezza individuale, ma questa biografia di gruppo getta nuova luce sul genio che condividono. Outsider, fuorilegge, emarginata: la reputazione di una donna era la sua unica certezza. Come scrittrici, hanno fatto propria quest’identità, approfittando della lontananza dall’ordine dominante per scrivere le loro opere. Tutte e cinque sono cresciute senza madre. Senza un modello femminile a portata di mano, hanno imparato dai libri e, se fortunate, da un uomo illuminato. Complesse, contraddittorie, difficili, combattute ma eccezionalmente determinate e capaci di esercitare un’influenza nella sfera pubblica, hanno dovuto immaginare un modo di essere donna per inventare una propria voce. Capivano il desiderio femminile: la passione e la trasgressione della vita reale permeano le loro narrazioni. Ancora oggi facciamo più che leggerle; le ascoltiamo e viviamo con loro.

Cinque biografie per cinque scrittrici dalle identità decisamente originali e fuori dai canoni. Outsiders è una genealogia al femminile della letteratura anglosassone da cui emergono cinque personalità assolutamente uniche e singolari, con un tratto comune: la condizione di donne e autrici in una società dominata dagli uomini.

 

Lyndall Gordon ripercorre le biografie di cinque donne che sono divenute cinque grandi scrittrici della letteratura mondiale: Mary Shelley, Emily Bronte, George Eliot, Olive Schreiner, Virginia Woolf.

Pur appartenendo a epoche diverse, queste donne hanno molto in comune. Prima tra tutte la voglia di far sentire la loro voce nonostante vivessero in periodi in cui alle donne veniva concesso poco ed esprimere le proprie opinioni fosse quasi impossibile. Ma tutte vollero affermare, con forza, decisione e tenacia loro stesse, le proprie opinioni e quanto avessero da dire.

Tutto questo costò loro molto. Divennero delle emarginate, delle outsiders  appunto, ma ciò non impedì loro di lottare per poter scrivere e far conoscer al mondo le loro storie che, ancora oggi, leggiamo e amiamo.

Furono donne che rappresentarono un grande esempio di femminismo in epoche in cui ancora non se ne parlava molto. Donne che lottarono per la libertà individuale e di pensiero. Donne che rappresentano un grande esempio anche oggi in un mondo che si vanta della sua modernità e del suo essere all’avanguardia ma che, in realtà, vive intrappolato in una fitta rete di disuguaglianze e discriminazioni.


Grazie a Fazi Editore per la copia digitale in omaggio. 

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